Con questo nome si intende un gruppo di malattie cutanee del gatto caratterizzate dalla presenza di granulociti eosinofili, un tipo particolare di cellule infiammatorie.
Questo gruppo di malattie, che comprende l'ulcera indolente, il granuloma eosinofilico e la placca eosinofilica, è uno dei problemi dermatologici più frequenti nel gatto.
Il granuloma eosinofilico è un vero e proprio nodulo, spesso di colore rossastro con superficie giallastra, che può presentarsi a livelo del cavo orale, del mento e negli spazi interdigitali. Può anche colpireil retro delle cosce; in questo caso assume un aspetto particolare, come una fila di croste molto adese alla pelle e per questo aspetto peculiare viene chiamato granuloma lineare.
L'ulcera indolente è, come il nome stesso suggerisce, un'ulcera a carico delle labbra superiori. Può interessare un solo lato, ma spesso coinvolge entrambe le labbra, con estesioni e gravità molto variabili. Il nome "indolente" deriva dall'osservazione che la lesione non provoca dolore ai gatti che ne sono affetti.
La placca eosinofilica è una lesione rilevata, rosata, spesso con la superficie umida e talvolta maleodorante, generalmente a carico dell'area addominale ventrale, l'inguine, talvolta le ascelle. I gatti che ne sono affetti mostrano un forte prurito e spesso vi è anche una infezione batterica secondaria.
Come si diagnosticano queste malattie?
Sebbene l'aspetto sia spesso molto suggestivo, sono necessari alcuni esami complementari per evidenziare l'infiltrato eosinofilico e per escludere altre cause. Spesso è sufficiente un esame citologico ma può essere necessario ricorrere all'esame istologico.
Da cosa sono causate le malattie del complesso del granuloma eosinofilico?
Nella maggior parte dei casi, si tratta di un problema di origine allergica. In particolare, queste lesioni si possono osservare in corso di ipersensibilità alla puntura di pulce, di reazione avversa al cibo (anche nota come allergia alimentare) o in corso della cosiddetta sindrome atopica felina, ossia l'allergia nei confronti di allergeni ambientali.
Come si trattano queste condizioni?
La terapia è duplice: da una parte si deve identificare e trattare la patologia sottostante, sia essa una forma di allergia o una parassitosi o altro. Nel frattempo è possibile somministrare farmaci antinfiammatori, eventualmente associati ad altri principi attivi, a seconda del quadro clinico e della storia del paziente. Purtroppo, se la malattia sottostante non viene risolta o controllata, questo tipo di lesioni tenderà a ripresentarsi nel tempo.
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